C’è ancora molto fermento attorno al ricorso per il riconoscimento dell’anzianità di servizio pre-ruolo per coloro che hanno un elevato numero di anni di precariato. La vicenda viene molto enfatizzata da alcune organizzazioni sindacali che pubblicizzano ricorsi propagandando vittorie con quattrini a palate per i ricorrenti.
Necessita un po’ di chiarezza: è sicuramente vero che in Italia ci sono numerosissime sentenze positive dei giudici del lavoro e -negli anni scorsi- abbiamo proposto noi stessi alcune tornate di ricorsi risultati tutti positivi per i ricorrenti. Tali sentenze essendo immediatamente esecutive, dovrebbero far ottenere ai beneficiari le differenze stipendiali, ma la situazione reale è ben diversa in quanto l’amministrazione:
- fa opposizione a quasi tutte le sentenze per cui i tempi si allungano a dismisura;
- solo in qualche caso paga parzialmente o totalmente esclusivamente le spese legali, non ci risulta invece alcun pagamento delle differenze stipendiali;
- in qualche caso potrebbe bloccare la ricostruzione della carriera dei ricorrenti “in attesa di definizione” lasciando gli stessi al livello iniziale per un tempo che può rivelarsi anche molto lungo.
Oltre i facili entusiasmi e i discorsi propagandistici potenzialmente “illusori” per i lavoratori, valutando attentamente costi, rischi e benefici, ci potrebbero essere alcuni casi in cui tentare il ricorso è comunque vantaggioso ed è per questo che stiamo raccogliendo adesioni per una reiterazione del ricorso in oggetto. Chi fosse interessato può contattarci, possibilmente entro il corrente mese di marzo 2014